Oggi è il giorno dell’Epifania, i magi giungono alla capanna con oro, incenso e mirra e noi ritroviamo le nostre calze colme di dolci portati dalla cara Befana. Oggi desidero parlarvi di dolci.
Quale bambino non si scioglie al dolce sapore dello zucchero? e chi di noi non ricorda l’aroma di un dolce o un pane che con amore era stato fatto proprio per noi?
Il cibo come dono lieto, amorevole va a nutrire e a risvegliare i palati più esigenti e i cuori più intorpiditi. Un dolce sinceramente donato può perfino far assaporare la vita alla morte. E questa è la nostra storia.

Annamaria Gozzi ci conduce, con questa fiaba, in un paesino dove vive una vecchina, piccole e dolce come i pani che prepara per i bambini. Un giorno giunge la morte per prenderla, ma ella ancora intenta a preparare i suoi pani, le chiede di attendere e intanto le infila lesta il cucchiaio in bocca ancora sporco d’impasto.
“Sennonchè un minuscolo pezzo di uvetta, che ancora aveva tra i denti, le restituì un sapore sconosciuto. E lei, che mai aveva conosciuto la nostalgia, sentì come una vertigine per via di quel pezzetto d’uva, ancora vivo e pieno di aria autunnale.”
La signora Morte scopre inseguendo la vecchina i sapori e le emozioni della terra attraverso lo stomaco e un corpo che non credeva di avere. Primo fra tutti il sentimento della nostalgia, che è un emozione complessa e profonda, è letizia e tristezza, è vita e rimpianto, è mancanza e presenza.
“Ancora un pò stordita la Morte socchiuse appena gli occhi e lasciò che quel gusto di frutta abbrustolita le entrasse nelle narici così che la pelle vuota del suo viso si gonfiò un pochino.”
La signora Morte lascia che il gusto la pervada, che la attraversi. Questa vecchina cela nei suoi dolci il potere così grande di far sentire la vita perfino alla morte stessa.
Ma non crediate, non c’è inganno. La vecchina ha accettato il suo destino, non vuole fuggire, ma solo prendersi il tempo dell’eternità. Perchè nei panini che cuoce nasconderà le sue ricette consegnandole a coloro che come lei conoscono il gusto che invade il cuore. I bambini.

“I pani d’oro della vecchina” Annamaria Gozzi e Violeta Lopiz, Topipittori