“Questa favole ci dicono che le mele erano d’oro per rinfrescarci la memoria svanita di quando abbiamo scoperto che erano verdi.”
G.K.Chesterton
Esistere è una sorpresa. La prima cosa di cui Chesterton si delizia nelle fiabe è di questa meraviglia che sovrabbonda. Magia, creature e fenomeni misteriosi, mele d’oro, tutti elementi che affascinano e ci riportano in un mondo dove ogni cosa sorprende, ci fa fermare, si fa contemplare.
Questa meraviglia è fatta prima di tutto per fermarci, per farci arrestare di fronte a qualcosa di strano, di meraviglioso e di misterioso. Il mistero della bellezza che avvolge l’origine e la natura degli ambienti, dei protagonisti e degli avvenimenti delle fiabe è ciò che maggiormente attrae.
Nelle fiabe la bellezza si fa contemplare, svela e racchiude segreti, nasconde principesse bellissime, ma la bellezza è anche malvagia, cela terribili magie, il maligno spesso si serve della bellezza per attirare il protagonista e ingannarlo. C’è una sovrabbondanza di bellezza che stupisce e crea meraviglia.
E noi abbiamo bisogno di questo. Ognuno di noi ha bisogno di stupirsi, di scoprire qualcosa di meraviglioso, di veramente bello. Chesterton lo definisce una sorta di “istinto dello stupore”. Le fiabe ci ri-propongono un mondo così ben costruito e sovrabbondante di meraviglia per venire in-contro a questo nostro bisogno, istinto e per riportarci, in un certo senso, alla meraviglia che ci circonda.
Le fiabe ci riportano al miracolo dell’esistenza di una singola mela verde, figuriamoci in rapporto all’esistenza di un uomo.
“È un fatto che ogni istante di vita cosciente è un prodigio inimmaginabile.”
Ciò che veramente stupisce è l’accorgersi di un miracolo. Il miracolo, non appena come l’accadere di qualcosa al di fuori del nostro limite, ma come qualcosa di misterioso, di bello, fatto per il nostro limite. Nelle fiabe ciò che accade è per il protagonista, è per la sua crescita, per il suo viaggio.
“Abbiamo bisogno guardando il mondo che ci circonda di avere insieme la sensazione di stupore e la sensazione dell’accoglienza.”
Abbiamo bisogno di vedere miracoli, di vedere che c’è ancora qualcosa di misterioso nel nostro mondo, ma più di tutto abbiamo bisogno che quel misterioso ci riguardi. Questa sensazione di accoglienza cui siamo introdotti svela la necessità di ognuno di noi di sapere che al fondo di quello stupore c’è uno spazio per noi.

Ed ecco un bambino a cui viene affidata una mucca da andare a vendere al mercato che cede all’offerta di alcuni fagioli magici. Solo un fanciullo, con la sua semplicità e con il desiderio forte di un’occasione per sè cede all’ipotesi che quel meraviglioso sia approdato proprio nelle sue mani. Prende i fagioli, vende la mucca e corre a casa con il cuore pieno della novità possibile che può esserci per lui e la mamma.
Eppure durante la notte, quando nessuno più crederà che possa accadere davvero qualcosa di nuovo, che alcuni fagioli facciano crescere in modo dirompente una pianta che travolgerà la casa e crescerà tanto quanto la fiducia che il bambino ha riposto in quei fagioli straordinari.
“Invece della farina e delle uova
Una cosa solo mia, tutta nuova
La sento nella notte
Germogliare crepitare
Radici gigantesche prodigiose
Le sue gemme mi spingono
Oltre le nuvole
Ad altezze vertiginose
Vedi mamma
Da qui è tutta un’altra cosa
La chiamerei un’offerta vantaggiosa
Il mio primo affare
Non è andato così male
Non è stata un’idea cattiva
Ti sembra poco poter cambiare
Vedere il mondo
Da un’altra prospettiva?“

Anche a noi è fatta un’offerta vantaggiosa, anche per noi ci sono dei fagioli magici pronti a germogliare e non ci è chiesto neppure di piantarli. Essi crescono dirompenti solo grazie a un cuore che cede alla possibilità, all’eventualità che quella magia e quella bellezza esista davvero e che sia proprio per ognuno di noi.
Vi auguro un anno in cui il vostro cuore possa in mezzo alla povertà e alle difficoltà che vede costretto un bambino a vendere la sua unica mucca, ecco, non vi auguro di eliminare la fatica e i problemi, ma di cedere a ciò che di meraviglioso vuole crescere nel vostro cuore e aspira a “cambiare” la vostra casa.
Buon anno!
testo tratto dal libro “Il segreto della Sirenetta” di Emma Bacca e dal libro “In mezzo alla fiaba” di Silvia Vecchini e Arianna Vairo