
Oggi esce un libro di fiabe di un autore dei nostri giorni con tre fiabe intense e ricche di suggestioni per affascinare i piccoli ma anche i grandi. Insieme ad esse la possibilità di avere una piccola guida pensata per insegnanti, educatori e genitori curiosi di fronte a ciò che la fiaba regala nel vortice della propria narrazione.
Vi confido che la fiaba de “Il soffio del mare” è la mia preferita, raccontando di un amore forte ma anche dolce all’abbandono.

“C’era una volta il mare.” Il protagonista di questa prima fiaba è il mare, non scordiamolo. Il cantastorie prende a raccontare del regno sito sulla scogliera, proprio sul limitare di questo mondo controverso e oscuro quale è il mare.
Ma il mare non è solo freddo, anela alla vita sulla scogliera ed è dalla sua pancia che la vita nuova verrà donata al re: una principessa!
La principessa Vellen si innamora del soffio del mare, non del mare stesso, ma del suo soffio, della sua vita, di quell’aspetto del mare che lei già vive dentro al suo respiro che scopre dentro di sé. Come nella fiaba “L’uomo di neve” del danese Andersen, Vellen cerca il mare perché dentro di sé contiene una parte di esso, donando un canto nuovo alla riva e alle sue onde. Il canto della principessa cerca il mare e il suo soffio, non immaginando che qualcuno sia davvero in ascolto…
Seguendo le parole di Lerenard entriamo nel mondo di fiabe moderne, per ascoltarne la vita che parla al nostro cuore.
